Internamente esse sono formate da neuroprimer cioè degli elettrodi che, a contatto con la testa (bagnata prima di attivare la batteria), fanno avvertire all’utente numerosi stimoli e ne migliorano le sue prestazioni. Ovviamente questo tipo di cuffie non possono essere usate continuamente ma sono in quelle sessioni dove l’atleta deve dimostrare il suo sprint e non per gli allenamenti.
In base agli sportivi che hanno usato le Halo è emerso che, nell’arco di 4 settimane, la forza di essi è migliorata del 13% mentre la fluidità del movimento del 11%; una cosa è certa: questo tipo di cuffie non copromettono le gare sportive né tanto meno sono sono considerate come “doping".